Essere una start-up oggi è una moda, quasi come se, citando il mentor guido Giordano, uno startupper fosse una rockstar.
La storia, invece, è ben diversa. Ci vuole coraggio, impegno, spirito di abnegazione e tanta tanta passione.
Possono sembrare frasi fatte, ma è davvero così.
Abbiamo imparato sulla nostra pelle che una delle virtù più importanti per uno startupper è la resilienza.
Quando acquisisci la capacità di resistere agli eventi avversi diventi più forte ed ogni tanto il vento cambia...abbastanza da convincerti che stai facendo la cosa giusta.
Quasi un anno fa questo vento per noi è stato la Call for ideas 2015 che ha selezionato 50 startup tra oltre 1000 progetti di impresa cui è stata offerta la possibilità di iniziare il partecipare al programma di accelerazione all’interno del TIM#WCAP Accelerator.
E’ così iniziata un’avventura che se da un lato ci ha costretto a dividerci tra la nostra Rieti e l’acceleratore di Roma, dall’altro ci ha consentito di crescere esponenzialmente, sia per quanto concerne lo sviluppo del prodotto sia (soprattutto) quanto invece riguarda il nostro “bagaglio tecnico”.
Nel primo caso il risultato è stato quello di aver reso la “macchina” aGesic decisamente più performante (più fluida ed efficace nel funzionamento) e rinnovata nella veste grafica. Non solo, siamo anche riusciti a lavorare a nuove funzioni che hanno accresciuto esponenzialmente la capacità di protezione di aGesic: “caduta dall’alto” e “aiuto”
Con esse oltre all’immobilità aGesic è in grado di rilevare il pericolo anche in caso di caduta dall’alto e di aggressione.
Queste due nuove funzioni sono state pensate per degli usi specifici e per accrescere il livello di protezione che il prodotto è in grado di fornire.
La caduta dall’alto è stata sviluppata per tutelare (anche) il personale di manutenzione operante nel settore delle telecomunicazioni e della fornitura elettrica.
Questi ultimi, infatti, sono spesso impegnati in attività manutentive su antenne e tralicci che li espongono al rischio di cadute accidentali.
Nel caso che ciò accada, grazie ad un apposito settaggio dell’accelerometro, aGesic è in grado di rilevare l’entità dell’urto (misurando l’accelerazione cui lo smartphone è sottoposto nel momento in cui cade nel vuoto) e di segnalare immediatamente l’emergenza (viene automaticamente escluso il conteggio del tempo di immobilità).
La funzione “aiuto”, diversamente, è stata pensata per offrire una tutela preventiva. Tassisti, metronotte ed autisti in generale sono esposti al rischio di rapine ed aggressioni. In quei casi le funzioni base di aGesic potrebbero non risultare utili. A tal proposito abbiamo sviluppato il riconoscimento vocale del grido di aiuto. La segnalazione di allarme, quindi, potrebbe addirittura scaturire da una reazione istintiva ad una condizione di pericolo.
Nel secondo caso abbiamo imparato come funziona veramente lo start-up business, che significa sapersi relazionare con un finanziatore, saper analizzare metriche, produrre proiezioni e redigere documenti: un maremagnum di attività necessarie prima pressoché sconosciute.
Ci siamo sottoposti ad un “allenamento” costante per accrescere la competitività e per saper sfruttare qualsiasi opportunità che in parole povere significa essere capaci di dimostrare in un pochi minuti (a volte secondi) che investire sulla tua azienda sia davvero un buon affare. Già perché “il capitale di rischio non è un regalo, è un anticipo su un business che qualcuno pensa possa funzionare. È una specie di “prestito”, non è assistenzialismo”.
Il programma ci ha insegnato che non esistono “arrivi”, ma solo nuovi inizi, perché per essere competitivi bisogna studiare, aggiornarsi, lavorare sulla qualità.
Costantemente.
Non è detto che questo basti ma tutti i big, quelli che “ce l’hanno fatta” hanno usato questa ricetta. In una nota intervista Steve Jobs disse “If you don't love it, if you haven't fun doin', you don't really love it, you're gonna give up”
Cos’altro aggiungere?
aGesic s.r.l.s.
Via Paolessi 1 - 02100 Rieti (Italy)
P.iva 01135860573